CISTERNA BORBONICA

VALORIZZAZIONE DELLA CISTERNA BORBONICA DI FORMIA

"MENZIONE SPECIALE"

Client
Comune di Formia
Architects
Davide Coluzzi DAZ, Marcello Costantini, Giuseppe Di Nunno
Year
2014
Program
cultural
Status
idea

VALORIZZAZIONE DELLA CISTERNA BORBONICA DI FORMIA

“MENZIONE SPECIALE”

site: Formia (Italy)
team: Davide Coluzzi DAZ architect, Marcello Costantini architect, Giuseppe Di Nunno architect

La città di Formia, che sorge sul mare, ha inevitabilmente un indissolubile legame con l’acqua fin dalla sua fondazione. Il Cisternone Romano è una delle più importanti testimonianze di questo connubio ed in epoca Borbonica è stato collegato alla Cisterna sottostante la piazza Guglielmo Marconi per servire d’acqua la popolazione di quei quartieri. Oggi quest’imponente struttura Borbonica giace inaccessibile sotto terra e lo spazio urbano che la sovrasta non segnala in nessun modo la sua presenza. L’idea progettuale proposta per rendere accessibile e fruibile questa magnifica cattedrale sotterranea vuole offrire alla città un ingresso alla Cisterna che allo stesso tempo caratterizzi la piazza evidenziando il legame che Formia ha con l’acqua. L’aspetto architettonico finale dovrà essere raggiunto preservando il più possibile il manufatto archeologico, valorizzandolo con elementi discreti ma facilmente distinguibili. Il concetto di preservare l’esistente riguarderà anche la scala in muratura di epoca Fascista che rimarrà come testimonianza storica e fungerà da zona espositiva sotterranea. Oggi è questo l’unico accesso al sito, al di sotto di un tombino sul lastrico stradale. Il nuovo ingresso rimarrà posizionato in questa zona, “sfiorando” solamente il corridoio esistente, abbassando la sua quota di circa 40cm per aumentare l’altezza della volta in mattoni. Tecnicamente l’operazione consisterà nel rimuovere gli attuali lastroni calcarei, effettuare lo scavo e ricollocarli al livello più basso. Uno taglio rettilineo sulla piazza, in corrispondenza dell’attuale tombino d’accesso e perpendicolare alla chiesa, per non toccare la struttura Borbonica, inviterà le persone a scoprire il sottosuolo… ma per arrivare sull’acqua si dovrà passare sotto l’acqua. Infatti l’ingresso alla Cisterna sarà un volume inclinato, in ferro e vetro semitrasparente, bianco, sovrastato da una fascia in pietra chiara che emergerà dal basolato e formerà una vera e propria fontana dal fondo trasparente attraverso il quale i visitatori vedranno l’acqua che scorrerà fino ad una vasca appoggiata a terra. Questo elemento scultoreo, incastonato nel suolo, sarà il nuovo fulcro dinamico della piazza. Scendendo insieme all’acqua e superato il piccolo corridoio voltato ci si troverà all’inizio di un’altra rampa da cui lanciare un primo sguardo d’insieme al sito, dall’alto. La scala in ferro con pedate rivestite in legno sarà ancorata alla base della Cisterna e permetterà di sbarcare sulla passerella galleggiante, anch’essa in legno e ferro, divisa in moduli uguali. I 12 gradini, che raggiungeranno una quota di sicurezza sull’acqua tale da non poter essere mai superati dal livello massimo di questa, saranno proseguiti da una rampa, incernierata alla passerella galleggiante, che si muoverà Il camminamento attraverserà obliquamente lo spazio voltato, per offrire un ulteriore punto di vista, quello diagonale, che trasforma il “tutto sesto” nel “sesto acuto”, illudendo con un temporaneo anacronismo. Il percorso pedonale comincia e finisce in due slarghi, due momenti di sosta, in cui ritornare all’età Borbonica dopo il “corridoio Gotico”. Lo studio accurato dell’illuminazione guiderà i passi e lo sguardo dei visitatori. Il passaggio dalla luce del sole alla penombra della Cisterna sarà reso graduale durante l’attraversamento del corridoio voltato, illuminato dal basso, sempre più soffusamente. La discesa sui gradini sarà indicata da led posti al di sotto di ogni pedata e una volta arrivati sulla passerella, due linee di luce, alle estremità delle doghe in legno, continueranno il percorso. L’intera scenografia luminosa sarà coerente con l’obiettivo di intervenire il meno possibile sulla struttura muraria esistente. Dal pavimento della Cisterna, dei fari posti in corrispondenza del centro delle volte, illumineranno il soffitto proiettando il movimento dei riflessi d’acqua. La passerella avrà bracci con luci, in corrispondenza dei pilastri, in modo alternato, così da rischiarare le volte asimmetricamente rispetto alla direzione del camminamento. Infine, dopo che lo sguardo del visitatore, avrà scrutato tra le colonne e gli archi, verrà spontaneo alzare gli occhi alla sommità delle cupole centrali da cui filtrerà il sole per mezzo di due cannon lumière inseriti nelle aperture esistenti, oggi chiuse da tombini. Le luci installate saranno scelte con tonalità calde, molto vicine all’effetto luminoso che questi ambienti avevano storicamente, perché il breve percorso sotterraneo sia un vero e proprio salto nel passato. Naturalmente, anche al livello della piazza l’illuminazione è studiata per valorizzare
gli elementi e gli spazi progettati. Il volume d’ingresso sarà “acceso” dall’interno, trasformandosi in una vera e propria lanterna urbana ed i cannon lumière, alti fino a 5 metri e che di giorno porteranno la luce sottoterra, di sera la offriranno alla piazza diventando arredo completo incastonati in blocchi lapidei con sedute e verde. Lo scavo del terreno che non arriva alla profondità dell’acqua ma si ferma a soli 3 metri sotto la piazza, la modularità delle rampe e della passerella, la previsione di un elevatore per disabile al posto di un ascensore, la semplicità degli elementi di arredo urbano concorrono al completamento di un progetto estremamente sostenibile a livello economico e realizzabile in tempi molto rapidi.

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